Truffe su bollette luce e gas.

Ecco i consigli per difendersi dalle truffe
La firma del contratto
Innanzitutto è fondamentale domandarsi se abbiamo fatto esplicita richiesta di essere contatti, per l’attivazione di una nuova fornitura dando il nostro consenso a promozioni od offerte. Il tentativo di raggiro può avvenire per telefono sia fisso che cellulare, attraverso una visita di un rappresentante porta a porta, per strada o anche online. Il messaggio da loro veicolato per convincerci (sempre quando sottoscriviamo consapevolmente) è il significativo risparmio economico a parità di servizio. Mai firmare nulla. Può capitare che il rappresentante che si presenta alla nostra porta ci chieda di firmare un foglio informativo che ci assicura essere non vincolante o anche per confermare il rifiuto dell’offerta. Le conseguenze potrebbero costarci care: potremmo trovarci a pagare penali per la rescissione del contratto precedente e anche quelle per recedere dal contratto appena siglato, oltre alle eventuali spese legali se siamo intenzionati a fare causa. Consigliabile sarebbe chiedere un tesserino identificativo dell’agente.
Se il consenso viene estorto
Peggiore del contratto incautamente firmato è quello stipulato con l’estorsione del nostro consenso, quando il venditore, per esempio cerca di convincerci a cambiare perché dice che il nostro fornitore è fallito o che la nostra tariffe non esiste più. Può avvenire sia di persona che tramite call center. È opportuno non dare il nostro consenso ma informarsi con calma e verificare le informazioni. Ben peggiore è l’ipotesi è il contratto stipulato senza il nostro consenso, quando vengono cioè, rubati i dati e le persone ne sono completamente all’oscuro. Ci sono casi di bollette intestate a persone defunte o riferite ad appartamenti dove non è attiva nessuna fornitura.
Per evitare questi spiacevoli inconvenienti è fondamentale non comunicare a nessuno il codice Pod (codice identificativo della nostra utenza di fornitura, che si trova su tutte le bollette ed è indispensabile per il passaggio ad un nuovo operatore).
Truffa del Pod/Pdr o mai dire Sì al telefono
Oltre a non comunicare il codice Pod al nostro interlocutore è importante anche non inviare foto della copia della nostra bolletta che lo contiene. Stesso discorso vale anche per Pdr (punto di riconsegna), il codice numerico di 14 cifre che individua il punto in cui il gas viene consegnato al cliente. Questi codici sono necessari per il cambio del fornitore. Altra truffa è quella del consenso telefonico: mai pronunciare le parole «si» o «confermo» se abbiamo dubbi sul nostro interlocutore. Potremmo essere registrati e trovarci ad aver sottoscritto un contratto indesiderato.
Non far entrare nessuno in casa
Non esistono esattori a domicilio. Nessun rappresentante dovrà con una scusa introdursi in casa vostra e chiedere soldi per debiti pendenti od oggetti di valore come oro o argento per verificare il funzionamento del contatore. È chiaramente una truffa.
Il phishing
Altra importante raccomandazione è quella di non aprire mai link di email con contenuto ingannevole, soprattutto se ci chiedono dati personali e di pagamento collegati al nostro conto in banca. Questo tipo di truffa viene chiamata «phishing».
Per evitare problemi meglio fornirsi di una carta prepagata per gli acquisti online e per pagare le utenze. Pericoloso è anche il phishing con riscatto. Evitate di aprire allegati di mail sospette per non dover pagare il riscatto chiesto per decriptare i nostri dati infettati dal virus del malintenzionato.
Il ripristino del vecchio contratto
Dal 2017 l’Authority consente al cliente «ingannato» di ripristinare il vecchio contratto che aveva prima del passaggio al nuovo fornitore di luce o gas, avvenuto a sua insaputa. L’iter può essere avviato solo se il venditore non richiesto ha aderito alla procedura di ripristino veloce ed è quindi iscritto nell’apposito elenco. Una volta accolto il reclamo la nuova compagnia dovrà fornire tutte le informazioni per permettere il ripristino delle precedenti condizioni. Il venditore non richiesto dovrà stornare tutte le bollette già emesse , ed emettere nuove fatture applicando ai consumi del periodo le condizioni economiche stabilite dall’Autorità per il servizio di maggior tutela, ma in maniera ridotta.
Per questi motivi affidati a un professionista.
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